Il Bouquet sposa tra storia e leggenda

Facciamo un salto nella storia

La tradizione del bouquet nuziale, esiste fin dai tempi antichi: le prime notizie sull’argomento risalgono all’epoca precristiana. Le spose si recavano all’altare facendo sfoggio di una graziosa creazione “aromatica” composta da mirto, timo, aglio e rosmarino; piante che accompagnavano il suo cammino, tenendo lontani gli spiriti maligni che potevano ostacolare la felicità degli sposi. Considerate di buon auspicio e simbolo di fedeltà e fecondità. In alcune culture il bouquet presentava anche doti afrodisiache; si riteneva che le piante che lo componevano, avessero un influsso positivo sulla libido della coppia che ne mangiava alcuni rametti la prima notte di nozze.

 

Boho-chic bouquet

Ecco un esempio di bouquet carico di rametti e foglioline per un vero connubio tra stile fresco e moderno e antiche tradizioni.

 


I primi secoli dopo Cristo

Nei primi secoli dopo Cristo, accantonata l’usanza delle erbe aromatiche, ci si orientò verso gigli e asfodeli che simboleggiavano rispettivamente: sposa pura e illibata, fine della vita da nubili.

La visione cambia completamente nel Medioevo quando gli elementi floreali lasciano la scena ad un’usanza alquanto bizzarra: le spose si recavano alla cerimonia reggendo uno spillone per capelli, una rocca per filare, un ditale e una margherita in argento; simboli allegorici della tradizione di una specifica religione. A pensarci bene… tutte amano caricare di significato le scelte degli elementi che faranno parte del loro giorno speciale. Arrivare all’altare con piccoli oggetti che rappresentano valori, desideri e ricordi della sposa o degli sposi, è un po’ come dire e a tutti i presenti, ai testimoni: noi ci uniamo in matrimonio, accogliendoci e condividendo tutto quello che siamo, vite e idee.

Anche tu puoi provare… divertiti ad arricchire di significato il tuo bouquet. Molte hanno già osato! Puoi richiedere una creazione personalizzata, per avere un pezzo unico, che parli di te!

 


Bouquet di fiori d’arancio

Nel ‘400 arrivano dalle dorate dune del deserto i proverbiali fiori d’arancio, importati dai Crociati. Nei paesi arabi questi profumatissimi fiori erano usati per decorare l’abito della sposa, e rappresentavano fertilità e abbondanza.

 

 

Sul perché questi fiori vengono associati alla cerimonia nuziale vi racconto una simpatica leggenda:

Un giorno un re spagnolo ricevette in dono dalla sua segreta amata fanciulla un albero d’arancio che fece piantare nel giardino del suo castello. Durante una visita, un ambasciatore chiese al sovrano di fargli omaggio di un ramoscello, ma il re che custodiva l’albero gelosamente, non volle. Al rifiuto, l’ambasciatore che proprio non voleva demordere, chiese segretamente al giardiniere del palazzo di spezzare un ramo dalla pianta e dargliela.

Un ramoscello di fiori d’arancio per 50 monete

L’uomo che, prontamente, esaudì la richiesta dell’ambasciatore, ricevette in cambio 50 monete d’oro, grazie alle quali, potè, finalmente, dare una dote alla propria figlia, consentendole così di essere corteggiata e convolare a nozze. La ragazza trovò finalmente marito, e il giorno del sì, in omaggio all’albero che le aveva donato tanta fortuna, decise di adornarsi i capelli con un ramoscello di fiori d’arancio. Da quel momento il profumato fiore di zagara fu associato al matrimonio.

 

 


Il bouquet da sposa odierno

Attraverso le leggende, con il tempo si fa strada il bouquet sposa come lo conosciamo oggi: passando inizialmente per un lungo periodo in cui l’unico colore ammesso ed utilizzato era il bianco, qualunque fiore purchè fosse dalle bianche corolle, perché il messaggio da trasmettere era purezza.
Con il passare del tempo si è sdoganata questa imposizione cromatica, e la composizione floreale veniva utilizzata come una segreta fonte di comunicazione. La sposa, scegliendo determinati tipi di fiori e colori, intendeva inviare un messaggio, una descrizione delle sue peculiarità al futuro sposo, ancor prima di potersi trovare sola con lui.

 

 


Tutto questo romanticismo, i pensieri che ci hanno accompagnate per tutto il periodo dei preparativi del matrimonio, potrebbero essere incorniciati in una composizione eterna, aggiungendo un tocco in più (una scelta alternativa, ma con il suo perché) a tutti i rituali della minuziosa scelta dei significati da dare alla composizione floreale, creare un fiore che non sfiorisca, da esporre in casa, in un luogo di passaggio, o nel privato della camera matrimoniale, così da emozionare per sempre per il dolce sapore che lascia nel rievocare il ricordo di quei momenti unici.

 

Se anche tu vuoi un bouquet così guarda le mie creazioni alla voce del menu Bouquet oppure